Introduzione

di Maria Fancelli

Sono qui raccolte e pubblicate, a cura dell’Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne ‘Alessandra Contini Bonacossi’, diciassette interviste a scrittrici e artiste, italiane e non, effettuate a partire dal 1998 presso lo Csiaf (allora Centro Didattico Televisivo) dell’Università di Firenze, sulla base di un progetto ideato con Liana Borghi ed Ernestina Pellegrini.

Queste interviste sono parte di una lunga collaborazione tra alcuni Dipartimenti dell’Università di Firenze (in particolare Filologia Moderna, Italianistica, Storia dell’Arte, Studi storici e geografici, Studi sullo Stato) e l’Archivio di Stato di Firenze, iniziata dal 1997 all’interno del progetto strategico Archivio della scrittura delle donne in Toscana dal 1861 ad oggi. Si è trattato di un momento particolarmente fecondo di intese e di risultati a vari livelli: nell’arco di un decennio, infatti, grazie anche al sostegno della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, del Ministero per i beni e le attività culturali e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, sono stati pubblicati importanti volumi, organizzati convegni e giornate di studi, cicli di lezioni, rassegne di film, presentazioni di libri; promosse acquisizioni di fondi, effettuati censimenti, inventari, edizioni di fonti, avviati studi su materiali d’archivio meno noti.

Se il punto di partenza del progetto era stata la cultura femminile toscana a partire dall’Unità, nel corso del tempo l’orizzonte si è molto dilatato, sia in direzione dei fondi d’archivio più antichi, sia in direzione della contemporaneità; con uno sguardo attento anche alle numerose scrittrici straniere a vario titolo presenti in Toscana.

L’Associazione per la memoria e la scrittura delle donne, nata nel 1998, ha condiviso e sviluppato il progetto iniziale, realizzando, con il sostegno degli Enti sopra ricordati, un vasto programma che oggi è ben documentato nel sito al quale si rimanda (Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne "Alessandra Contini Bonacossi").

Le interviste effettuate riguardano dunque il versante del lavoro sulla contemporaneità. Esse sono una parte molto significativa di quel programma maturato nel corso del tempo e danno la misura dello sforzo compiuto in varie direzioni: nella tipologia delle domande, nelle connessioni profonde con le linee di fondo del progetto d’insieme, nella modalità dell’interrogazione e del dialogo, nell’intera strutturazione dell’intervista. Sono voci di donne, diversamente note e diversamente impegnate in letteratura, nel lavoro artistico o politico, che ci vengono incontro con i loro volti, i loro gesti, i ricordi e i convincimenti. Ne vengono fuori autoritratti viventi che ci sembra possano costituire un contributo concreto ad ogni futura possibile ricerca.

In queste diciassette interviste le scrittrici toscane hanno avuto il ruolo maggiore perché questa era proprio una delle finalità principali del progetto; ma una parte di rilievo hanno avuto anche alcune scrittrici di lingua inglese. Altre verranno successivamente ad implementare la raccolta. Come, per esempio l’intervista alla nota poetessa austriaca Friederike Mayröcker che nel 1999 fu protagonista di una bella mostra di materiali manoscritti ed a stampa nella Tribuna dantesca della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze; mostra che risulta oggi ben documentata nell’archivio dello Csiaf, grazie alla nostra attenzione di allora. Penso all’importante filosofa ungherese Agnes Heller intervistata da Vittoria Franco, o a Robin Morgan, intervistata da Maria Nadotti. Per ognuna di loro si è sempre cercato di ritrovare rapporti e legami con la nostra tradizione storica, letteraria ed artistica. Un contributo del tutto originale è venuto, infine, da due interventi dedicati a figure di donne artiste: il CD didattico di Lucilla Saccà su Ketty La Rocca e l’intervista di Rosalia Manno Tolu a Flora Wiechmann Savioli.

Da questa prima edizione, implementabile, dotata di apparati critici a cura di Eleonora Brandigi, esce un lavoro che in ogni caso costituisce una fonte preziosa di documentazione e di conoscenza sui problemi della espressività femminile, così come essa si è sviluppata nello spazio reale e simbolico della storia e della cultura toscana, ma anche sull’orizzonte della cultura occidentale in senso lato. A riprova dell’interesse oggettivo e scientifico possiamo ricordare che alcune delle interviste sono già state richieste e utilizzate da altre università italiane.

Di fronte ad un lavoro di questo tipo, che ha chiamato in causa tante forze e sinergie, i ringraziamenti da fare sono davvero molti. Mi limito qui ad esprimere la riconoscenza dell’Associazione per la memoria e la scrittura delle donne innanzitutto alle scrittrici che hanno offerto la loro testimonianza; alle intervistatrici che hanno condotto il dialogo; agli Enti che hanno reso possibile la realizzazione delle interviste.

Un grazie del tutto particolare va al prof. Gabriele Staderini, allora presidente del Centro Didattico Televisivo che, fin dall’inizio, ha favorito con entusiamo e generosità la realizzazione del programma, mettendo a disposizione le strutture tecniche del Centro. Un grazie caloroso anche ai suoi collaboratori e successori alla guida dello Csiaf: il prof. Paolo Rissone, attuale presidente, l’ing. Guidi Guidi, il dott. Guido Melis che ha svolto un prezioso lavoro di montaggio e di selezione, i tecnici Paolo Boagnini, Alessandro Cerbai, Bruno Dalmazzi e Mariano Rossi. Il ringraziamento conclusivo va alla FUP nelle persone di Giovanni Mari e Fulvio Guatelli che hanno capito il valore dell’iniziativa e hanno accolto con interesse la proposta di pubblicazione online.

 

Archivio                                    

Eleonora Brandigi (a cura di), «Videovoci. Interviste a scrittrici», Firenze, Firenze University Press 2011.

eISBN: 978-88-6453-277-6

© Firenze University Press 2011

 

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